A Castronuovo Sant’Andrea, dal 10 dicembre 2022
IL PRESEPE DELLA FRATERNITÀ DI SALVATORE SPEDICATO
Rimarrà esposto fino al 2 febbraio 2023, aprendo ogni sera il lungo percorso del
Museo allestito nelle 50 grotte-case-cantine del Rione Manca
Sabato 10 dicembre 2022, alle ore 17.30, nella Cappella-Casa Natale di Sant’Andrea Avellino, si inaugura Il Presepe della Fraternità di Salvatore Spedicato, appositamente preparato per il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, come gli altri 33 che lo precedono e che dal 1995 girano in Musei e Basiliche di tutta Italia.
Scrive Spedicato: “Mi sono ritrovato ad abitare quel luogo sacro, Betlemme, dove Dio si è fatto uomo, e ho avuto la sensazione di immergermi nel silenzio di un paesaggio unico al mondo. Quindi ho costruito la “scena” del mio presepio.
Consta di ventitré figure, dell’altezza media di oltre 40 centimetri, realizzate con tecniche e materiali diversi: dal legno (il faggio del “giaciglio”) al ferro, con il quale tutte sono strutturate, la maggior parte “rivestite” da un impasto composito, poi colorate e arabescate, specialmente i tre magi, la Vergine, San Giuseppe, la popolana, il pastore, il cammello. Non manca l’applicazione di qualche tessera di mosaico, di una conchiglia naturale (il volto del Bambino, simbolo di regalità). Sono presenti gli animali: le pecore (bianca e nera), il cammello e, meno usuali nei presepi, il cane e il gallo. Fra le presenze insolite compaiono anche uno spauracchio, che pure si trova nella campagna “circostante”, come gli alberi (non a caso il pino, le palme, l’ulivo). Vicino alla “sacra famiglia” arrivano anche gli spiriti puri, un angelo e un arcangelo (Gabriele che torna a visitare Maria) e, più distanziato, si ferma uno spiritello maligno. Non poteva mancare l’Ombra di Dio. Ancora si vedono, opportunamente, il trombettiere e la stella cometa.
Nell’immagine di questo racconto presepiale di verità umana e divina ho cercato d’imprigionare la combinazione di ventitré figure dai profili esili e svelti. Ne risulta uno spazio evocativo – paesaggio naturale e culturale in comunione con la storia -, la tessitura di un coro figurativo arioso, abitato da leggerezza, elaborato e raggiunto con meticolosa applicazione, dopo averlo posseduto attraverso la progettazione e passato al vaglio implacabile del disegno, rimasto chiaramente visibile tanto che - si potrebbe dire - vediamo il disegno scolpito, modellato o modulato, una sorta di calligrafia plastica”.
Nell’ideazione della sua opera, Spedicato ha riunito intorno al Re dei re, pastori e monarchi, popolani e animali legati all’uomo. Perciò ha interpretato plasticamente questa ecumenica fraternità, questa grande festa dell’universale unità che fa del presepio una necessità morale, capace di attivare una riflessione critica sul nostro progetto di vita.
Spedicato ha scritto anche una Preghiera a Gesù Bambino che verrà letta, la sera dell’inaugurazione, da tre bambini del paese. La preghiera si chiude con una invocazione: “Fa’ che arrivi a Te / senza un solo capello bianco nell’anima”.
Il presepe rimarrà esposto fino al 2 febbraio 2023, tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 20.00, e aprirà, nelle visite pomeridiane, il lungo percorso nel Rione medievale Manca dove sono allestiti in 50 cantine-case-grotte oltre 250 presepi di tutto il mondo.