GRAFICA LUCANA DEL NOVECENTO
Mauro Masi, Luigi Guerricchio, Rocco Falciano, Antonio Masini,
Pasquale Santoro e Pietro Tarasco
A partire da martedì 22 settembre e fino a venerdì 20 ottobre 2015, nella Sala Multimediale “Marino di Teana, presso il Comune di Teana, per iniziativa del MIG Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” di Castronuovo Sant’Andrea, in collaborazione con l’Associazione “Marino di Teana per l’Arte Contemporanea” e l’Amministrazione Comunale, sarà possibile visitare la mostra “Grafica lucana del Novecento”
che, attraverso una selezione di opere grafiche di Mauro Masi, Luigi Guerricchio, Rocco Falciano, Antonio Masini, Pasquale Santoro e Pietro Tarasco, conservate nelle collezioni del Museo, traccia un’attenta analisi della vicenda creativa dell’arte lucana del secolo scorso. La mostra rimarrà aperta fino al 20 novembre 2015 e sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Significative sono le parole di Carlo Levi riguardo agli artisti lucani che ebbe modo di conoscere durante gli anni del suo confino ad Aliano: “si può sperare di trovare, accostandoli, qualcosa di comune fra i pittori di questa terra; e non soltanto il fatto che essi vi siano nati o vissuti, o che i suoi paesaggi e le sue persone siano argomento dei loro quadri. Se questo fosse, se un qualche modo profondo dell’espressione, malgrado le differenze di formazione, di esperienza, di valore e di stile, potesse scoprirsi comune almeno ad alcuni di questi artisti; se cioè il rapporto di questi pittori con la loro terra si ritrovasse essere un rapporto reale, legato alla sua storia e alla sua esistenza, ciò, credo, sarebbe cosa non priva di importanza.”
La costante, seppure lenta, ricerca di rinnovamento linguistico, presente negli artisti lucani del XX secolo, spesso cresciuti altrove, è posta tra due date: 1896-2004, ovvero la partenza da Muro Lucano per New York di Joseph Stella e la morte prematura, a Roma, di Giacinto Cerone. Tra Stella e Cerone, si muovono i corregionali che hanno partecipato alle fasi più creative delle ricerche espressive del secolo appena trascorso, il cui percorso segna la vicenda esistenziale e creativa dell’arte lucana, quella che prende le mosse dalla tradizione ottocentesca ma per approdare a un sentimento più moderno, che si sottrae all’isolamento evidenziando tesori ambientali impensabili e risorse culturali del tutto sconosciute, e ritrova nelle peculiarità del passato, nella memoria storica, gli elementi per ricollegare il Mezzogiorno all’Europa, per proiettarsi verso il futuro. Il legame con la terra d’origine, dunque, è un elemento dominante nel mondo espressivo di tutti gli artisti in mostra, ma che si piega, di volta in volta, ad un diverso sentire e a svariati linguaggi artistici maturati nel corso delle personali formazioni di ognuno di loro.