AL SURSOCK MUSEUM DI BEIRUT LA LUCANIA FA LA SUA PARTE
“ASSADOUR: LANDSCAPE IN MOTION”
Tra questi paesaggi in movimento molti sono della Regione Basilicata,
frequentata costantemente dall’artista fin dal 1978
Giovedì 17 marzo 2016, alle ore 18.00, nelle sale del Sursock Museum di Beirut, si terrà l'inaugurazione della grande mostra antologica dedicata ad Assadour, artista di origine armena più volte ospite di Matera, Tricarico, Melfi, Rionero, Montemurro e Castronuovo Sant'Andrea, paese a cui ha dedicato dipinti, acquarelli e opere grafiche, molte delle quali conservate nelle collezioni del MIG Museo Internazionale della grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” - Atelier “Guido Strazza” - Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”. Tra gli altri, Vanni Schewiller è stato il suo primo editore italiano e gli ha dedicato preziosi volumetti con testi di Libero De Libero, Carlo Belli, Giuseppe Appella, Camillo Sbarbaro.
La mostra, dal titolo “Assadour: Paesaggio in movimento”, ripercorre la carriera dell'artista dal 1960 ai giorni nostri presentando oltre un centinaio di dipinti, opere su carta e libri d'artista che vedono testi di molti autori italiani: Gabriele D’Annunzio, Roberto Sanesi, Luigi Mormino, Roberto Linzalone. Si tratta della prima grande mostra personale che il Libano dedica ad Assadour, un insieme di opere mai viste prima, nuovi dipinti, incisioni e opere precedenti custodite nelle collezioni del Museo dal 1996 grazie alla generosa donazione di Pierre Cardahi. Protagonisti indiscussi della mostra, saranno il paesaggio astratto e la figura umana nello spazio, temi sui quali Assadour comincia a lavorare a partire dagli anni Ottanta per esplorare il divenire dell'era moderna fatta di uomini e città che cambiano e che, nelle sue opere, si trasformano in dettagliate composizioni architettoniche e cosmologiche. L'incontenibile e insaziabile ricerca, unita all'azzardo inventivo che contraddistingue il suo estro creativo, lo hanno condotto a trasformare i suoi lavori in un enigma inestricabile dove ogni elemento concorre a creare un groviglio di segni e di luci che celano, in realtà, una inattesa e misteriosa inquietudine. Nelle sue opere si dispiegano tutte le forme della geometria, piana e solida (quadrati, rettangoli, triangoli, cerchi, ellissi, piramidi), e accanto a loro stelle, pezzi di arcobaleno, metri, scale, labirinti, anfiteatri. Guardando più attentamente, ecco comparire lettere dell'alfabeto e numeri, scritte, punti e poche figure umane stilizzate, quasi come se fossero dei manichini disarticolati. Nulla sembra trovare un ordine apparente, il cosmo pare impazzito. Provare a svelare i nodi dell'universo misterioso di Assadour, sarebbe come contare i granelli di sabbia. La sua essenza è un enigma senza fine. L'artista, disseminando le sue opere di innumerevoli indizi, a volte identificabili e altre volte no, spinge la capacità di analisi dell'osservatore al limite. Riconosciuto un simbolo, inciampiamo in un altro che ancora una volta ci conduce verso un orizzonte sempre più sfuggevole e l'indovinello ricomincia. In questo universo magico, dentro questo vortice di segni e questa dispersione di oggetti, c'è l'amara constatazione di una disintegrazione del mondo, ma anche, in fondo, oltre il pessimismo, la speranza di un mondo diverso che vale la pena esplorare e abitare. Elementi, questi ultimi, presenti anche nelle prodigiose acqueforti e acquetinte esposte al MIG. Museo Internazionale della Grafica di Castronuovo Sant’Andrea in occasione della mostra del 2014 che ha posto Assadour a confronto con il cubista Louis Marcoussis attraverso una selezione di opere che hanno permesso di mettere in luce anche il rapporto dell'artista armeno con la Lucania, iniziato nel lontano 1978 e mai interrotto, con viaggi e soste anche nei paesi interni della Regione, dal Vulture al Sirino e al Pollino. Le opere grafiche in mostra al MIG, molte delle quali entrate a far parte della collezione del Museo, saranno esposte a Beirut nella grande antologica dedicata ad Assadour fino al 30 maggio 2016. NOTIZIE BIOGRAFICHE Assadour Bezdikian, meglio conosciuto con il suo primo nome, nato nel 1943 a Beirut, lasciò il Libano all'età di diciotto anni per iscriversi all'Accademia Pietro Vannucci di Perugia. Proseguì i suoi studi all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi, dove vive e lavora dal 1964. Ha tenuto numerose mostre: a Parigi, alla Galerie La Pochade (1971), alla Galerie Sagot-le-Garrec(1977, 1983), alla Galerie du Dragon (1986) e alla Galerie Faris al FIAC (1986); a Roma, presso la Galleria L'Arco (1980) e la Galleria II Millennio di Leonardo Sinisgalli, e a Bruxelles presso la Galerie La Taille Douce (1972). Inoltre, in molte altre gallerie di Göteborg, Pesaro, Beirut, Trieste, Lione, Amsterdam, Bari, Firenze, Grenoble, Tokyo, Essen, Losanna, Metz, Colonia, Nagoya, Matera, Seoul, Reggio Emilia, oltre che del Giappone, della Cina e del Sud Africa. La sua ultima antologica italiana è al Museo Fazzini di Assisi, nel 2008. Tra le partecipazioni internazionali, di rilievo quelle al Salon de Mai (Parigi, dal 1968 al 1976), alla Biennale Internazionale dell’Incisione (Parigi, Epinal, Cracovia e Firenze, dal 1970 al 1980), alla Quadriennale di Roma del 1972 e a tutte le grandi mostre di Buenos Aires, Katowice, Madrid, Mulhouse, Tolone, Berlino, Stoccolma, Bradford, Biella, New York, Taiwan, Londra, dal 1972 al 1998. Assadour ha illustrato molti libri e pubblicazioni, tra cui L'Affaire Lemoine (Parigi, 1968-69), Frammento N. 3 (Liechtenstein, 1972), Ombre (Lussemburgo, 1976), Poesie (Pesaro, 1978), L'Oiseleuse (Paris, 1978), La Vecchiaia Nevica (Milano, 1978), Predelles (Pesaro, 1983), Natura molta (Roma 1983), L’Apres-Saison (Parigi, 1984). Numerosi sono stati anche i riconoscimenti internazionali ricevuti: la medaglia d'oro alla Terza Biennale Internazionale della Grafica d'Arte (Firenze,1972); la Medaglia d'Argento alla Biennale Internationale de l'Estampe Epinal (Francia, 1973); il Primo Premio alla Biennale de Givet (1975), il Premio alla Biennale di stampa internazionale (Polonia,1980); la Menzione d'Onore alla Biennale di stampa Norwegian International, Frederikstad (Norvegia,1980), la Medaglia d'Onore al Male Formy Grafiki, Lodz (Polonia, 1981), al Museum of Modern Art Award di Lubiana, (Jugoslavia, 1983) e il Grand Prix des Arts de la Ville de Paris (1984), il Premio Ollivier nell’ambito del Prix Monte Carlo (1990) e il Prize of the ministry of art and culture alla Triennale di Majdanek in Polonia (1997 ). È noto in tutto il mondo per la sua attività di incisore e le sue opere sono nelle più importanti collezioni pubbliche e private, ultima, nei giorni scorsi, quella del Victoria and Albert Museum di Londra.
Mostre in corso
Fino al 6 aprile 2016
L'opera grafica di Hans Richter e i rapporti tra cinema e pittura: l’estetica cinematografica da Rythm 21 (1921) a 8x8 (1957).
Prossimi appuntamenti
25 marzo 2016
Processione del Venerdì Santo (ore 17.30 e ore 24.00) con la Via Crucis appositamente disegnata da Vincenzo Gaetaniello
27 marzo 2016
Chiesa Madre, ore 10.30: Messa della Santa Pasqua con la tovaglia d’altare dipinta da Claudio Palmieri
Museo Internazionale della Grafica
Biblioteca Comunale "Alessandro Appella" - Atelier "Guido Strazza"
Palazzo dell’Antico Municipio, Piazza Guglielmo Marconi 3,
85030 Castronuovo Sant’Andrea (PZ) Tel. 0973. 835014
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sito www.mig-biblioteca.it,
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Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”
Rione Manca 85030 Castronuovo Sant’Andrea (PZ)
Tel. 0973. 835014 (ore 17-20 )
nelle altre ore funzionerà una segreteria telefonica
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