L’idea di istituire un museo dedicato al presepio proprio a Castronuovo di Sant’Andrea si deve a Giuseppe Appella che, condividendo con Vanni Scheiwiller la passione per tali manufatti, aveva ricevuto da Alina Kalzcynska, artista di origine polacca e moglie dell'editore milanese, la donazione della collezione.
Il museo, organizzato secondo una forma inedita e innovativa, si sviluppa lungo un percorso espositivo che si snoda tra i vicoli del Rione Manca, il nucleo più antico del centro storico di Castronuovo di Sant'Andrea, coinvolgendo grotte, cantine, stalle e case ormai abbandonate che diventano, grazie ad un allestimento che nulla stravolge di questi spazi fermi nel tempo, custodi di circa 200 presepi provenienti da tutto il mondo, preziosi cimeli raccolti nel corso degli anni dall’editore milanese Vanni Scheiwiller e dallo storico dell’arte Giuseppe Appella, originario di Castronuovo Sant’Andrea.
La visita alle 50 grotte-cantine del Rione Manca, infatti, contrassegnate dalle stelle luminose che tracciano il percorso da seguire, oltre a far emergere i diversi interessi collezionistici dei due donatori, permette una vera e propria immersione nella magia del Natale, in ogni periodo dell'anno, rendendo possibile, attraverso la scoperta dei singoli presepi, la conoscenza delle tradizioni iconografiche della natività in uso nelle diverse parti del mondo. Numerosi sono i manufatti di provenienza straniera (dalla Francia all'Inghilterra, ai paesi del Nord e al Sud America, all'Africa, all'Australia, alla Cina, alla Lapponia, alla Polonia, ecc.), e non di meno quelli italiani che, con una particolare attenzione all'area meridionale e in particolar modo ai paesi lucani dove si lavorava e si lavora la terracotta o la cartapesta, illustrano la produzione artigianale e artistica relativa alla rappresentazione della Natività.
Personaggi di diverse dimensioni, realizzati in terracotta dipinta, porcellana invetriata, cartapesta, gesso, lana, pane, cera, scolpiti nel legno o abbigliati con stoffe dai colori sgargianti, impreziosite da merletti e nastrini, si dispiegano attorno alla capanna dove Maria, Giuseppe, il bue e l'asinello, sorvegliano Gesù Bambino sorpreso, di volta in volta, a riposare su un giaciglio di paglia, in una culla di legno o avvolto in preziose lenzuola.