In controcanto, come è già avvenuto per Renoir - Gentilini, per Bonnard - Strazza, per Matisse – Accardi, per Dufy – Ciarrocchi, per Picasso – Consagra, per Calder – Melotti e per Pechstein – Bucci, il MIG, mediante una scelta di opere grafiche datate 1966 – 2010, si propone di segnalare, con Achille Perilli (Roma, 1927), quanto gli italiani abbiano studiato gli artisti europei. Dopo Consagra e Carla Accardi, il MIG apre le porte ad un altro membro del gruppo Forma 1 che, fondato nel 1947 anche con l'apporto di Pietro Dorazio, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato, proclamava nel suo manifesto un deciso rifiuto dell'arte realistico-figurativa. Pur nella grande varietà di soluzioni adottate sarà questo il filo conduttore della ricerca artistica di Perilli sin dagli anni 50, quando alle prime aperture nei confronti dell'arte europea subentrano orientamenti verso il costruttivismo sovietico, il concretismo e l'astrattismo. Proprio gli anni ’50, infatti, sono per l’artista romano quelli della scoperta della forma e delle sperimentazioni sul colore. Perilli parte da una forma primaria, costruita anche attraverso la tecnica del collage e poi distrutta in una esplosione di segni che alla fine rigenerano una struttura. I colori di questi anni sono luminosi e accesi. Nel 1957 inizia a pubblicare con Gastone Novelli “L’esperienza moderna”, una rivista di cultura contemporanea. In questo contesto, Perilli comincia a sperimentare l’incisione e il linguaggio della stampa, vuole costruire una “comunicazione nuova” nella quale i rapporti con gli spettatori si fanno complessi. A partire dalla fine del decennio, l’opera di Perilli inizia a smarrire ogni preciso riferimento all’esistente, come se fosse pressato dagli “smottamenti che la memoria produce sui dati della percezione visiva”. Sono gli anni degli scritti teorici, il Manifesto della Folle Immagine nello Spazio Immaginario (1971) e Machinerie, ma chère machine. Tra gli anni novanta e il 2000 inizia la serie degli “Alberi”, i “Distorti”, i “Bianchi” e le “Ceramiche”. L’esperienza maturata nel corso degli anni con preziosi libri d’artista, trova sbocco negli anni 90 in una vera e propria collana: la “Librericciuola”, 20 libri con testi di poeti, scrittori, fotografi, musicisti, architetti, illustrati esclusivamente da sue incisioni. I 20 libri saranno esposti al MIG per questa occasione.
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Le mostre, attraverso le opere grafiche, i cataloghi e i film disponibili in Biblioteca, mettono in relazione il lavoro degli artisti con l’attività didattica che, mediante una serie di iniziative e laboratori, il MIG intende svolgere, dedicandola ai bambini e ai ragazzi dei paesi gravitanti nel Parco del Pollino e di quelli limitrofi.
Le mostre, patrocinate e sostenute dal Comune, dalla Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea e dall’Ente Parco Nazionale del Pollino resteranno aperte fino al 28 giugno 2014, tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 20 (la mattina per appuntamento). L’ingresso è gratuito.
Prossima mostra: 29 giugno – 20 settembre 2014 - Èmile Bernard, Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire, xilografie, Ambroise Vollard Èditeur, Paris 1916. In controcanto: l’opera grafica di Antonietta Raphaël, 1948-1975.
Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”
Palazzo dell’Antico Municipio, Piazza Guglielmo Marconi 3, 85030 Castronuovo Sant’Andrea (PZ)
Tel. 0973. 835014 – 3474017613, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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