In controcanto, come è già avvenuto per Renoir - Gentilini, per Bonnard - Strazza, per Matisse – Accardi, per Dufy – Ciarrocchi, per Picasso – Consagra e per Calder – Melotti il MIG, mediante una scelta di 40 opere grafiche datate 1924 – 1985, si propone di segnalare, con Mino Maccari (Siena 1898 – Roma 1989), quanto gli italiani abbiano studiato gli artisti europei e quelli americani che in Europa hanno trovato la loro casa ideale. Maccari, disegnatore satirico, pittore, giornalista editore, viene accostato a Shahn e Rilke in quanto, protagonista delle sue opere, è la vita. Attento osservatore del suo tempo, ha saputo mettere in luce, con la sua opera grafica, il contrasto tra il mondo intellettuale e la realtà autentica della vita italiana, valutandone i sintomi, raggruppandoli e intendendone il valore documentario. Nel 1924 iniziò a collaborare come grafico al settimanale "Il Selvaggio", pubblicando le sue prime lineografie caricaturali. Tra il 1929 e il ‘31 fu a Torino come redattore della "Stampa", diretta in quel momento da Curzio Malaparte. Molto intensa fu la sua presenza, oltre che su "I1 Selvaggio", anche sulle pagine di "Quadrivio", "L'Italia letteraria", "L'Italiano" e "Omnibus" di Longanesi, su "Primato" di Bottai durante la guerra, il "Mondo" di Pannunzio e "Documento" di Federigo Valli. Numerose le sue cartelle di grafica, fra cui l'Album di Vallecchi (1925), Il trastullo di Strapaese (1928), Linoleum (1931). Illustrò La vecchia del Bal Bullier di Antonio Baldini (1934) e nel 1942 pubblicò la cartella Album, cui seguirono Come quando fuori piove e Il superfluo illustrato. Fino agli anni Trenta, la partecipazione alle esposizioni non fu molto frequente. Nel 1938 tenne una personale alla XXI Biennale di Venezia ed espose alla Galleria L'Arcobaleno di Venezia, presentato da Roberto Longhi. Nel 1948 ottenne il Premio internazionale dell'incisione alla Biennale veneziana. Nel 1963 è proprio Ben Shahn a presentarlo in catalogo nella mostra alla Gallery 63 di New York: “Conosco Maccari soprattutto attraverso la sua opera grafica, le sue potenti incisioni, i suoi disegni a penna che sono così magistrali e allo stesso tempo così teneramente belli. Lo humor è presente nella sua opera in un senso più corrivo, è quello humor che sente le debolezze umane e le ricrea con estrema tenerezza e simpatia.”. Negli anni che seguono, numerose le mostre antologiche in Italia e all’estero. Tra queste: a Siena, nel Palazzo Pubblico, nel 1977, a La Valletta, nel Museo Nazionale dell’Archeologia, e nel Palazzo Paolina di Viareggio nel 1987, a Macerata in Palazzo Ricci e a Roma in Palazzo Memmo nel 1993. Tutto, in Maccari, parte dal disegno, che è pensiero e parola, memoria di una visione istantanea colta nella sua essenza: “Maccari, come Morandi, ha criticato il suo tempo con la libertà del suo stile e non per i soggetti dipinti, disegnati o incisi. Maccari non predica. La buffa commedia umana è animata da personaggi pieni di vizi, mai di mostri. Humor e stile si accordano alla perfezione perciò la satira, come il disegno, non è mai monocorde (…). Maccari schiaffeggia il mondo e lo consola. Il disegno condanna, il disegno rigenera. E impariamo a sorridere, a comprendere la funzione purificatrice della risata. Il riso diventa un mezzo per capire, la reazione spontanea alla paura, alla violenza e al potere, una presa di coscienza politica.” Un mondo, quello osservato e registrato nelle opere di Maccari, che non solo denuncia ma apre alla riflessione, e per dirla con le sue stesse parole “le conclusioni in fatto d’arte non vanno cercate, poiché l’arte non conclude, inizia. Apre e non chiude. In questo consiste la sua vitalità.” La mostra, a cura di Giuseppe Appella, attraverso le incisioni e le litografie di Shahn e di Maccari, i cataloghi e i film disponibili in Biblioteca, mette in relazione il lavoro dei due celebri artisti con l’attività didattica che, attraverso una serie di iniziative, il MIG intende svolgere per tutta l’estate, dedicandola ai bambini e ai ragazzi dei paesi gravitanti nel Parco del Pollino e di quelli limitrofi. Le mostre, patrocinate e sostenute dal Comune, dalla Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea, dall’Ente Parco Nazionale del Pollino resteranno aperte fino al 28 settembre 2013, tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 17 alle 20 (la mattina per appuntamento). L’ingresso è gratuito.
Prossima mostra 29 settembre – 7 dicembre 2013: 120 litografie originali della Secessione di Berlino dalla cartella Krìeg und Kunst. Guerra e Pittura (1914 -1916, Edizione Julius Bard, Berlino). In mostra per la prima volta in Italia.
Prossimi appuntamenti
4 giugno 2013 Inaugurazione dell’Atelier di Guido Strazza e presentazione della cartella Eneide, con incisioni originali di Piero Cesaroni.
14 luglio 2013 Inaugurazione della donazione degli eredi Pirandello - D’Amico alla Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”.
Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” Palazzo dell’Antico Municipio, Piazza Guglielmo Marconi 3, 85030 Castronuovo Sant’Andrea (PZ) Tel. 0973. 835014 – 3474017613
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