POESIA, ARTE, FOTOGRAFIA E FUMETTI
NELLA TRADIZIONALE SERATA DELLA CULTURA
A CASTRONUOVO SANT’ANDREA
Domenica 19 agosto 2012, alle ore 18.30, in Piazza Castello, a Castronuovo Sant’Andrea, si ripete, dal 1980, una serata dedicata alla cultura coniugata nei suoi diversi aspetti, senza mai dimenticare il territorio.
Anche quest’anno, come sempre, si parte dal suo figlio più illustre, Sant’Andrea Avellino, con un volume (Sei tocchi di lame, Edizioni della Cometa, Roma) che permette di conoscerne, in maniera inconsueta per un Santo, vita, morte e miracoli. L’incarico di raccontare la storia del grande personaggio del Cinquecento è stata affidato a Giuseppe Palumbo, uno dei più conosciuti disegnatori di fumetti, nato a Matera nel 1964, formatosi su riviste come “Frigidaire” e “Cyborg”, subito entrato nella Sergio Bonelli Editore di Martin Mystére e di Dylan Dog e nella Astorina di Diabolik. I suoi libri, tradotti in tutto il mondo, non si contano, ultimo in ordine di apparizione il primo saggio di critica storico letteraria a fumetti L’elmo e la rivolta. Modernità e surplus mitico di Scipioni e Spartachi. Palumbo ha affrontato un tema così delicato come quello della vita di Sant’Andrea, con grande umiltà e totale dedizione. Il risultato è un piccolo capolavoro di intuizioni, invenzioni grafiche, considerazioni che permetteranno alle nuove generazioni di avvicinarsi al Santo della Controriforma con un interesse sempre crescente. Del libro parleranno, in un dialogo ricco di spunti e di riflessioni, Giuseppe Appella e l’autore. Questo dialogo permetterà di ricordare, a un anno della scomparsa, Franco Palumbo, già Presidente della Scaletta di Matera ma, soprattutto, un difensore e divulgatore accanito della sua città, Matera, sostenuta con scritti, mostre e una vita intera dedicata a farne conoscere la singolare bellezza da conservare e difendere da tutte le violenze che quotidianamente si perpetrano. La mostra che si affianca al ricordo, ricca di immagini e documenti, rinnovella gli incontri importanti con i personaggi più illustri della contemporaneità, quasi sempre accompagnati in una visita guidata dei Sassi.
A conferma che la Lucania non ha per nulla perduto il privilegio di dare i natali a grandi poeti (nel solo Novecento si ricordano, tra gli altri, Sinisgalli, Scotellaro, Pierro, Parrella, Riviello, Trufelli, Salvia), ecco farsi largo Alfonso Guida, nato a San Mauro Forte, già vincitore del Premio Montale, e autore di un bellissimo libro appena uscito da Poiesis Editrice, Irpinia, al quale l’attrice Carla Chiarelli dedica un apposito spettacolo curato da Lorenzo Loris e supportato da TERNA. Irpinia è stato scritto nel febbraio 2011 per ricordare, attraverso testimonianze di fantasia e non, attraverso la vita del dopo terremoto nei campi lucani e dell’avellinese, il trentennale del sisma avvenuto il 23 novembre 1980 e causa di molte morti e di molte distruzioni. Non è, tuttavia, una pura e semplice descrizione realistica del disastro ma anche e soprattutto una turbinosa visione metaforica di una condizione esistenziale che per tutto il ‘900 ha messo sul banco dei testimoni intere generazioni di poeti, a sottolineare la precarietà di una vita in continuo confronto col buio tragico dell’essere e del nulla. La lettura drammatizzata, per corpo e voci, sceglie la via dell’essenziale. L’attrice, supportata soltanto da un piccolissimo intervento musicale, evoca il coro di voci, fisiche e mentali, per meglio far urlare la potenza della lingua e delle immagini che si susseguono in un vortice visionario.